sabato 3 ottobre 2015

" Il nostro Tetto erano gli Alberi"





Gentile redazione Tuscia web, gentilissimo direttore Carlo Galeotti, in relazione al vostro articolo di oggi 1 ottobre 2015 “Un tetto per la palestra”(http://www.tusciaweb.eu/2015/10/tetto-per-palestra/, volevamo fare alcuni precisazioni.)



In primis volevamo specificare, e ribadire ancora una volta, che se per “ Comitato” si intende il Gruppo Quartiere Santa Barbara Viterbo o comunque il gruppo “Addio al parco in via della Biga di Castro? (Parco delle Querce) che ci siamo sempre battuti per la salvaguardia del parco, ma non ci siamo mai opposti alla realizzazione della palestra o centro civico sportivo nel quartiere S. Barbara. 



Da due anni a questa parte, cioè dal 20 dicembre 2013, giorno in cui il nostro gruppo ne è venuto a conoscenza, attraverso il sito del comune, si è opposto alla costruzione della palestra proprio DENTRO al Parco delle Querce, inaugurato nel 2010. Quindi non siamo mai stati contrari alla sua realizzazione, ma ci siamo sempre opposti all’ubicazione della stessa proprio DENTRO a un parco pubblico.



Ricordiamo poi che il progetto (il cui finanziamento era previsto, ricordiamolo, per altro e altrove) prevedeva, l’abbattimento delle querce secolari. Siamo riusciti, con due anni di incontri, petizioni, manifestazioni, a mantenerle, ma purtroppo la distanza della palestra da esse è di soli 8 metri. Nessuno di noi, lo diremo fino allo sfinimento, e lo si può evincere anche dai nostri numerosissimi comunicati stampa, che anche la vostra redazione ci ha sempre gentilmente pubblicato, si è mai opposto alla realizzazione della palestra. Ci siamo sempre invece, OPPOSTI ALLO SMANTELLAMENTO DI UN PARCO, cosa che puntualmente è avvenuta, con lo sradicamento e la morte di 19 ulivi e lo scavo, (nonostante i tanto sbandierati diecimila metri quadrati) a disposizione, PROPRIO NEL PUNTO Più BELLO DEL PARCO, a ridosso delle querce secolari.



Precisiamo poi che, alla ditta che sta effettuando i lavori è stato contestato il modo in cui sono stati spostati gli ulivi, sicuramente non a regola d’arte, visto che tale operazione ha portato alla morte della totalità delle piante. Quindi, soprattutto per queste ragioni, vigiliamo e vigileremo, affinchè non rechino danno alle querce.



Quindi, se ora la ditta è stata particolarmente attenta verso le querce, ciò dipende anche da noi cittadini e dai vari esposti fatti all’amministrazione, alla forestale, polizia municipale etc. htp://www.tusciaweb.eu/2015/06/parco-delle-querce-comune-rimandi-potatura/ “La presente in relazione a quanto verificatasi il giorno 25 e 26 maggio durante la potatura e trapianto delle piante di ulivi nell’area dei lavori di costruzione del centro sportivo al Parco delle Querce in via della Biga di Castro. Durante tale attività non effettuata a regola d’arte, la maggior parte degli ulivi trapianti in altra area del parco, risultano essere deperiti e morti.”
Ribadiamo inoltre che, la ditta è stata da noi segnalata per non aver effettuato un lavoro a regola d’arte, come constatato dallo stesso Sindaco (rimasto basito difronte alla mattanza degli ulivi) e dallo stesso Assessore ai lavori pubblici, chiamati da noi a fare il sopralluogo. Assessore il quale non ha vigilato sullo spostamento degli ulivi, nonostante una specifica relazione scritta, che non è stata minimamente presa in considerazione.




Sottolineiamo infine che, quella di un impianto sportivo dentro al Parco delle Querce, realizzato da questa amministrazione ma progettato e avviato da quella precedente è stata una scelta approssimativa, degna di una politica di strette vedute e con un modo di agire che la società attuale e soprattutto l’ambiente non possono più permettersi. I nostri amministratori giustificano un atto malsano facendolo passare per bene comune.


Allo stesso Assessore chiediamo poi, in ultimo: questo “percorso della salute” da chi sarà gestito? Dalla stessa società privata che prenderà in gestione la palestra? Visto che, come afferma, e ha specificato anche a noi nei vari incontri, sarà “in linea con la palestra”. Quindi oltre ad essere privata la palestra, lo sarà anche il percorso della salute? Quindi altro terreno verrà tolto a noi cittadini? E non sarà fruibile da tutti, ma solo a pagamento? 



Per valorizzare l’area sarebbe bastato lasciare il parco, fare un impianto d’irrigazione, mettere panchine, fontanelle, giochi per bambini e un’area sgambetta mento per i cani.



«I poteri economici continuano a giustificare l’attuale sistema mondiale, in cui prevalgono una speculazione e una ricerca della rendita finanziaria», oggi «qualunque cosa che sia fragile, come l’ambiente, rimane indifesa rispetto agli interessi del mercato divinizzato, trasformati in regola assoluta. Chi progetta edifici, quartieri e città dovrebbe servire «la qualità della vita delle persone, la loro armonia con l’ambiente, l’incontro e l’aiuto reciproco» ascoltando il punto di vista degli abitanti del luogo.» Papa Francesco

Gruppo Quartiere Santa Barbara Viterbo


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