mercoledì 30 dicembre 2015

Ripulito il Parco delle Querce

VITERBO , 21 e 27 Dicembre 2015 Iniziativa " Riprendiamoci il quartiere", 

Parco delle Querce, via della Biga di Castro Quartiere santa Barbara Viterbo


Il Parco delle Querce è stato ripulito. Come comunicato in precedenza con l’iniziativa “Riprendiamoci il quartiere” i cittadini del gruppo di quartiere hanno provveduto, con propri mezzi, a ripulire il parco.


Nello specifico si sono occupati del taglio dell’erba, di riparare staccionata e cestini, raccogliendo cinque sacchi di materiale vario.


“Tutto ciò è avvenuto dopo aver invitato, inutilmente, l’amministrazione a prendere provvedimenti -dichiara il comitato- e aver ricevuto rassicurazioni mai giunte a buon fine.

Restiamo, nonostante tutto, sempre fiduciosi e aperti al dialogo”.

foto di Bruno Pagnanelli

Intanto il "mostro" si è mangiato il Parco…

Mi manca il parco. Mi manca l'erba, la terra , lo spazio in pianura che occupavamo e vivevamo in tutti i modi. Mi manca Quel lembo di terra che adesso è occupato da quel capannone che toglie luce, aria, e che ruba il sole alla quercia bella. Mi mancano gli ulivi I loro rami non potati che facevano ombra e rumore quando tirava il vento. Mi manca il loro colore verde argenteo che ti accoglieva quando entravi al parco dall'entrata che ora è il cimitero degli ulivi. Cosa ci faremo con quel ricovero per galline.. Quanto beneficio porterà? Ben poco penso.. Ma non abbiamo perso 700 mila euro, pensa un po'.. Il parco ne valeva molti di più! E più passeranno gli anni e più palese sarà la sua mancanza 
Cristina

sabato 5 dicembre 2015

Nuovo Esposto Senatore Bonatesta 4 Dicembre 2015






E' arrivata una lettera/esposto senza firma alla redazione "La tua voce" ,in cui in modo molto dettagliato si contesta l'aggiudicazione dei lavori alla ditta vincitrice (appalto per mancanza certificazioni o requisiti)… 
"OGGETTO DEL PRESENTE ESPOSTO SONO ESEGUITE DA DITTE NON IN POSSESSO DEI REQUISITI RICHIESTI IN FASE DI GARA." 




Ci chiediamo, perchè questa persona non ha scritto prima, se era a conoscenza di tali informazioni? L'esposto che fece il Senatore Michele Bonatesta era sulla finalità dei soldi, che lui stesso riusci ad ottenere nel 2005, ma per altro scopo ( Campo di calcio, vicino la parrocchia) mentre nel 2012 l'amministrazione passata cambio in costruzione della palestra attuale e cambio luogo(Parco delle Querce). 
Il gruppo quartiere Santa Barbara Viterbo chiese tramite petizione cittadina, la salvaguardia totale del parco delle querce e in manifestazioni successive la costruzione di detta palestra in altro luogo, diverso dal parco inaugurato nel 2010 e soprattutto perchè prevedeva l'abbattimento di due querce e il taglio di un terzo degli ulivi ( forse era meglio come auspicato anche dal presidente della fidal Giuseppe Misuraca, al camposcuola e realizzare cosi una cittadella dello sport, senza frammentazioni). 




L'attuale Amministrazione Sindaco Leonardo Michelini sindaco, l'Assessore Saraconi e soprattutto con l'Assessore @Alvaro Ricci e il dirigente lavori pubblici Ernesto dello Vicario, ci dissero che la palestra si poteva soltanto spostare di 8 metri dal tronco della quercia più vicina, soluzione che contestiamo in quanto troppo vicina alla palestra e quindi a rischio futura eliminazione. 




Utimamente sono stati potati(troncati e subito fatti sparire) rami senza autorizzazione o perizia alcuna, dalla stessa ditta costruttrice di cui abbiamo informato l'amministrazione e la stampa. Ricordiamo che la stessa ditta spostò 20 ulivi autorizzati dal comune, ma lo fece non a regola d'arte e in maniera del tutto grossolana comportando gravi danni e morte degli stessi (furono fatte dal gruppo quartiere petizione cittadina e proteste in comune). Ultima cosa che vedo, è bastata la risposta affermativa di un funzionario dello stato, per dare il via alla costruzione della palestra nel parco. Personalmente poi ho constatato che consiglieri di opposta fazione che si danno battaglia su tutto, anche per fare propria un' idea, che sia giusta o sbagliata in questo caso invece coesi ,per la sua realizzazione e questo dà a pensare, per non parlare di ex dirigenti comunali approdati ora in altri lidi…





ESPOSTO alla Procura della Repubblica di Viterbo


Al Procuratore Capo
della Procura della Repubblica di Viterbo
dr. Alberto Pazienti
SEDE

OGGETTO: Esposto palestra al quartiere Santa Barbara di Viterbo per presunte illegittimità in merito a quanto previsto in appalto Comune di Viterbo e per utilizzazione fondi finalizzati ad altro uso dal Parlamento. 


Il sottoscritto Michele Bonatesta, nato a Viterbo il 23 aprile 1942 ed ivi residente in Strada Palomba 4E, già senatore della Repubblica Italiana,
ESPONE


quanto segue.
In data 1 dicembre 2015 il sottoscritto ha trovato nella cassetta della posta del suo ufficio in via Saragat 8 - Viterbo, lasciatovi in maniera anonima, un ‘ esposto-segnalazione ‘ ( corredato da idonea documentazione ) relativo a presunte illegittimità che sarebbero riscontrabili a seguito dell’appalto del Comune di Viterbo per la realizzazione di un centro sportivo civico integrato al quartiere Santa Barbara di Viterbo. 
In detto ‘ esposto-segnalazione’ si legge:
“ In data 20 dicembre 2013 viene pubblicato bando di gara per la realizzazione di un centro sportivo civico integrato.
Importo a base d’asta euro 569.000,00 di cui:

categoria prevalente OG1 (opere civili) euro 283.648,35
categorie scorporabili OS33 (coperture speciali) euro 203.853,76
OS18B (facciate continue ) euro 81.478,09

A seguito di gara aperta i lavori venivano affidati alla ditta COGEDI srl di Montefiascone (VT) che in fase di gara dichiarava di voler subappaltare le lavorazioni delle categorie scorporabili OS33 e OS18B per le quali non possiede qualificazione SOA. 

Con determina n° 4533 del 13/11/2014 da responsabile del settore VI del Comune di Viterbo, a seguito di istruttoria e parere positivo del RUP ing. Mirko Vigi, viene concesso il subappalto delle opere ricadenti nelle categorie OS33 e OS 18B alle ditte:
OS 33 L.A. Cost con sede in Bettona (PG)
OS 18B Cos Met con sede in Roma


Nella stessa determina si elencano tutti i documenti presentati ma non si cita la QUALIFICAZIONE SOA in OS 33 della ditta L.A. Cost di Bettona (PG), SOA obbligatoria IN QUANTO l’art. 108 (CONDIZIONE DI PARTECIPAZIONE ALLE GARE) del DPR 207 del 2010 precisa che le categorie scorporabili sono quelle CHE A SCELTA DEL PROGETTISTA SIANO “ o di importo singolarmente superiore al 10% o di importo a base di gara superiore a 150.000,00 euro. 

l’art. 109 Del regolamento degli appalti DPR 207 del 2010 precisa che la categoria OS 33 può essere subappaltata a Ditte in possesso di adeguata qualificazione ( CHE IN CASO DI IMPORTI SUPERIORI A 150.000,00 EURO SONO LE SOA ).

Quindi inutilmente si vuol far passare la categoria OS 33 di importo 144.540, 00 IN QUANTO QUELLO E’ L’IMPORTO STIPULATO TRA PRIVATI E NON QUELLO A BASE DI GARA (euro 203.853,76)

SI ALLEGA COPIA SOA DELLA L.A. COST DEDOTTA DAL CASELLARIO ANAC DOVE SI EVINCE LA NON QUALIFICAZIONE IN OS 33,
IN CONSEGFUENZA DI CIO’ LE OPERE OGGETTO DEL PRESENTE ESPOSTO SONO ESEGUITE DA DITTE NON IN POSSESSO DEI REQUISITI RICHIESTI IN FASE DI GARA. 


Sin qui, dunque, quanto contenuto nell’esposto-segnalazione fatto pervenire al sottoscritto in maniera anonima.

E’ evidente che il sottoscritto non ha competenze tali che gli permettano di giudicare l’attendibilità dell’esposto stesso. Resta il fatto che l’estensore dello stesso parrebbe invece avere competenze specifiche stanti i riferimenti tecnici e giuridici che richiama nel documento, riferimenti che in ogni caso hanno spinto il sottoscritto a sottoporre alla cortese attenzione della S.V.I. l’esposto stesso perché ne valuti – qualora lo ritenga opportuno – l’attendibilità e quindi la legittimità della palestra che si sta realizzando al quartiere di Santa Barbara, in Viterbo.

Il sottoscritto infatti ha già a suo tempo segnalato a codesta Procura della Repubblica, con specifico esposto presentato a suo tempo, un altro motivo di presunta illegittimità nel finanziamento dell’opera, 
finanziamento derivante da fondi fatti pervenire al Comune di Viterbo dal sottoscritto quando ancora era Senatore della Repubblica, fondi ( 700.000,00 euro ) provenienti da una Finanziaria e FINALIZZATI ALLA REALIZZAZIONE DI UN’OPERA nel quartiere di Santa Barbara ma CHE NON E’ QUELLA CHE SI STA REALIZZANDO A SANTA BARBARA. 
Trattandosi di soldi ‘ FINALIZZATI ‘, in caso di mancata realizzazione dell’opera indicata nella finalizzazione, i soldi si sarebbero dovuti restituire allo Stato e non impiegarli per altro scopo.

Pare che il Comune, a conoscenza del vincolo esistente su quei 700.000 euro, abbia chiesto lumi al Ministero e pare che, dal Ministero, un funzionario abbia risposto che quei fondi si potevano utilizzare per una realizzazione differente da quella prevista nella FINALIZZAZIONE di cui trattasi.

Purtroppo non è così ed il Comune di Viterbo ha commesso (quantomeno ) UN ABUSO destinandoli ad una palestra nel quartiere di Santa Barbara dato che il parere di un funzionario del Ministero non è sufficiente a cambiare una destinazione di fondi dello Stato fatta a seguito di scelte precise votate dal Parlamento Italiano, Camera e Senato.
Non averli restituiti, dunque, potrebbe rappresentare anche un danno erariale da valutare da parte della CORTE DEI CONTI. 


Una palestra, insomma, che dà l’impressione che si sia voluta fare a tutti i costi... anche contro la volontà di parte degli abitanti el quartiere.  


Tutto ciò premesso, il sottoscritto chiede alla S.V.I. di voler valutare l’opportunità di disporre il blocco dei lavori alla palestra di Santa Barbare in attesa di riscontrare le eventuali illegittimità segnalate dall’anonimo cittadino che si è rivolto al sottoscritto ( e quindi la possibilità di reati da parte di chicchessia) e l’uso illegittimo di fondi che avrebbero dovuto essere stati già da tempo restituiti allo Stato anziché essere utilizzati in opere differenti da quelle alle quali il Parlamento li aveva finalizzati. 

Il sottoscritto chiede infine alla S.V.I. di essere cortesemente tenuto informato di quelle che saranno le decisioni della Procura ella Repubblica di Viterbo in merito a tutto quanto è stato segnalato nel presente esposto.

SI ALLEGA: copia della segnalazione-esposto anonima depositata nella cassetta delle lettere del sottoscritto.
Copia del bando di gara per la realizzazione di un centro civico integrato a Santa Barbara da parte del Comune di Viterbo;
Copia del regolamento di esecuzione e attuazione del DPR 2006/163;
Copia determina subappalto n. 4533 del 13/11/2015 del Comune di Viterbo;
Copia SOA.



Con osservanza
Michele Bonatesta



Viterbo, venerdì 4 dicembre 2015

http://www.latuavoce.it/notizie/notizia.asp?id=80645


(foto utilizzate di Bruno Pagnanelli e della Redazione "La tua Voce")

In ricordo di Zio Giovanni 14 Novembre 2015


martedì 13 ottobre 2015

Un vecchio e un bambino




Un vecchio e un bambino si preser per mano 
e andarono insieme incontro alla sera; 
la polvere rossa si alzava lontano 
e il sole brillava di luce non vera... 


L' immensa pianura sembrava arrivare 
fin dove l'occhio di un uomo poteva guardare 
e tutto d' intorno non c'era nessuno: 
solo il tetro contorno di torri di fumo... 



I due camminavano, il giorno cadeva, 
il vecchio parlava e piano piangeva: 
con l' anima assente, con gli occhi bagnati, 
seguiva il ricordo di miti passati… 



I vecchi subiscon le ingiurie degli anni, 
non sanno distinguere il vero dai sogni, 
i vecchi non sanno, nel loro pensiero, 
distinguer nei sogni il falso dal vero... 



E il vecchio diceva, guardando lontano: 
"Immagina questo coperto di grano, 
immagina i frutti e immagina i fiori 
e pensa alle voci e pensa ai colori 



e in questa pianura, fin dove si perde, 
crescevano gli alberi e tutto era verde, 
cadeva la pioggia, segnavano i soli 
il ritmo dell' uomo e delle stagioni…"


Il bimbo ristette, lo sguardo era triste, 
e gli occhi guardavano cose mai viste 
e poi disse al vecchio con voce sognante: 
"Mi piaccion le fiabe, raccontane altre!"


Ciao Zio Giovanni!

Rimarrai, indelebilmente nei nostri cuori e nei nostri ricordi, come un bambino forte, felice e senza tempo... Una creatura speciale, un regalo della vita, insolito e prezioso, che ci ha inondato l'esistenza d'amore, leggerezza e allegria... Ciao zio Giovanni, da oggi tutto sarà un po' più vuoto e meno colorato… 

domenica 4 ottobre 2015

Solidarietà e Creatività per i cuccioloni del Canile









I cani non tengono alla moda, non guardano ai colori e se c’è qualche buco nella coperta non ci fanno caso
Oggi primo appuntamento al Parco delle Querce per la raccolta di abiti in disuso da destinare al canile di Bagnaia. Un ringraziamento a tutti e in particolar modo alla visita di Francesca Merlani del canile e al gruppo " Agorà della Creatività" che ne farà dei cappottini.
 Tutti coloro che vogliano portare abiti, coperte etc...oltre al canile possono lasciarli al negozio Underground in via della palazzina/ Piazzale Gramsci a Viterbo. 

Una precisazione, per un errore macroscopico.

"Gentile Redazione TusciaWeb,
da cittadino abitante nel quartiere di S.Barbara, non aderente ad alcun comitato di zona, avverto la necessità di correggere un errore macroscopico commesso da ‘g.f.’, firmatario dell’articolo “Un tetto per la palestra a Santa Barbara” pubblicato ieri.


Verso la fine dell’articolo è possibile leggere che “[…] la ditta è stata particolarmente attenta nella tutela delle piante presenti, le querce in particolare”.
Credo sia utile far sapere al g.f. (mi perdoni ma si è firmato in minuscolo) che la ditta costruttrice, sebbene per colpe non totalmente ad essa ascrivibili, ha praticamente distrutto una quindicina di ulivi durante le operazioni di trapianto delle piante dal sito di costruzione ad un’area adiacente, operazioni avvenute nel maggio del corrente anno. Massimo rispetto per gli operai della ditta in questione, ma l’affermazione secondo la quale gli stessi siano stati particolarmente accorti nel corretto trattamento delle piante, non corrisponde a verità.
 Se mi è permesso, mi risulta peraltro strano come g.f. sia evidentemente l’unico a non sapere cosa successe in quell’occasione, quando addirittura il sindaco poté successivamente prendere atto di persona dei danni arrecati alle piante confermandone l’evidenza. 
Giova peraltro aggiungere che se non fosse stato per le petizioni e le resistenze dei comitati di quartiere, adesso le querce sarebbero legna da ardere. E’ certamente per l’impegno di questo gruppo di persone che ora la comunque rispettabile ditta è inevitabilmente ben accorta a non torcere un ramo “delle querce in particolare”.



 Queste dinamiche g.f. le dovrebbe ben conoscere, a meno che scriva senza sapere. Se così fosse, può succedere a tutti. 
Eventualmente invece sapesse – sottolineo eventualmente - si tratterebbe allora di slealtà informativa e allora chiederei: per quale motivo accollarsi la responsabilità di edulcorare un palese danno ecologico compiuto da terzi, quantunque limitato? Gli è stato forse suggerito?


A margine della dovuta precisazione di cui sopra, concludo confessando di aver provato un brivido nel leggere le intenzioni dell’assessore con deleghe all’urbanistica, sempre in merito all’area neo palestra s.Barbara, per il quale sarebbe opportuno “un percorso della salute, fruibile dai cittadini, per valorizzare il verde e tutta l’area circostante”. 


Da ‘vecchio’ abitante del quartiere – abito qui dal ‘98 - posso tranquillamente assicurare che tutte le strade della zona, Capretta inclusa, nonostante il manto asfaltato drammaticamente degradato in molti tratti, sono già di per sé una godibile rete di percorsi di salute, tanto da essere le più frequentate della città per attività di walking, dog walking e jogging. Inoltre la residua area verde adiacente la neo palestra sarebbe perfettamente fruibile anche semplicemente mettendo qualche panchina in più e programmando con maggior frequenza il semplice taglio dell’erba.
 Aggiungere ulteriori attrezzi/strutture che inevitabilmente verrebbero ricoperti dalla vegetazione per progressivo inutilizzo, o si depaupererebbero precocemente per mancanza di manutenzione, non farebbe altro che togliere altro spazio tranquillamente utilizzabile anche solo stando seduti su una panchina all’ombra delle querce leggendo, guardando giocare i propri figli o passeggiando con i propri cani. 
Non sarebbe una valorizzazione dell’area, già sfruttata dalla costruzione di una palestra che poteva benissimo essere meglio edificata altrove, ma una spesa inutile di denaro ottimamente impiegabile per altri interventi. E quanti ne sarebbero necessari!

Evaldo Cipolloni

sabato 3 ottobre 2015

" Il nostro Tetto erano gli Alberi"





Gentile redazione Tuscia web, gentilissimo direttore Carlo Galeotti, in relazione al vostro articolo di oggi 1 ottobre 2015 “Un tetto per la palestra”(http://www.tusciaweb.eu/2015/10/tetto-per-palestra/, volevamo fare alcuni precisazioni.)



In primis volevamo specificare, e ribadire ancora una volta, che se per “ Comitato” si intende il Gruppo Quartiere Santa Barbara Viterbo o comunque il gruppo “Addio al parco in via della Biga di Castro? (Parco delle Querce) che ci siamo sempre battuti per la salvaguardia del parco, ma non ci siamo mai opposti alla realizzazione della palestra o centro civico sportivo nel quartiere S. Barbara. 



Da due anni a questa parte, cioè dal 20 dicembre 2013, giorno in cui il nostro gruppo ne è venuto a conoscenza, attraverso il sito del comune, si è opposto alla costruzione della palestra proprio DENTRO al Parco delle Querce, inaugurato nel 2010. Quindi non siamo mai stati contrari alla sua realizzazione, ma ci siamo sempre opposti all’ubicazione della stessa proprio DENTRO a un parco pubblico.



Ricordiamo poi che il progetto (il cui finanziamento era previsto, ricordiamolo, per altro e altrove) prevedeva, l’abbattimento delle querce secolari. Siamo riusciti, con due anni di incontri, petizioni, manifestazioni, a mantenerle, ma purtroppo la distanza della palestra da esse è di soli 8 metri. Nessuno di noi, lo diremo fino allo sfinimento, e lo si può evincere anche dai nostri numerosissimi comunicati stampa, che anche la vostra redazione ci ha sempre gentilmente pubblicato, si è mai opposto alla realizzazione della palestra. Ci siamo sempre invece, OPPOSTI ALLO SMANTELLAMENTO DI UN PARCO, cosa che puntualmente è avvenuta, con lo sradicamento e la morte di 19 ulivi e lo scavo, (nonostante i tanto sbandierati diecimila metri quadrati) a disposizione, PROPRIO NEL PUNTO Più BELLO DEL PARCO, a ridosso delle querce secolari.



Precisiamo poi che, alla ditta che sta effettuando i lavori è stato contestato il modo in cui sono stati spostati gli ulivi, sicuramente non a regola d’arte, visto che tale operazione ha portato alla morte della totalità delle piante. Quindi, soprattutto per queste ragioni, vigiliamo e vigileremo, affinchè non rechino danno alle querce.



Quindi, se ora la ditta è stata particolarmente attenta verso le querce, ciò dipende anche da noi cittadini e dai vari esposti fatti all’amministrazione, alla forestale, polizia municipale etc. htp://www.tusciaweb.eu/2015/06/parco-delle-querce-comune-rimandi-potatura/ “La presente in relazione a quanto verificatasi il giorno 25 e 26 maggio durante la potatura e trapianto delle piante di ulivi nell’area dei lavori di costruzione del centro sportivo al Parco delle Querce in via della Biga di Castro. Durante tale attività non effettuata a regola d’arte, la maggior parte degli ulivi trapianti in altra area del parco, risultano essere deperiti e morti.”
Ribadiamo inoltre che, la ditta è stata da noi segnalata per non aver effettuato un lavoro a regola d’arte, come constatato dallo stesso Sindaco (rimasto basito difronte alla mattanza degli ulivi) e dallo stesso Assessore ai lavori pubblici, chiamati da noi a fare il sopralluogo. Assessore il quale non ha vigilato sullo spostamento degli ulivi, nonostante una specifica relazione scritta, che non è stata minimamente presa in considerazione.




Sottolineiamo infine che, quella di un impianto sportivo dentro al Parco delle Querce, realizzato da questa amministrazione ma progettato e avviato da quella precedente è stata una scelta approssimativa, degna di una politica di strette vedute e con un modo di agire che la società attuale e soprattutto l’ambiente non possono più permettersi. I nostri amministratori giustificano un atto malsano facendolo passare per bene comune.


Allo stesso Assessore chiediamo poi, in ultimo: questo “percorso della salute” da chi sarà gestito? Dalla stessa società privata che prenderà in gestione la palestra? Visto che, come afferma, e ha specificato anche a noi nei vari incontri, sarà “in linea con la palestra”. Quindi oltre ad essere privata la palestra, lo sarà anche il percorso della salute? Quindi altro terreno verrà tolto a noi cittadini? E non sarà fruibile da tutti, ma solo a pagamento? 



Per valorizzare l’area sarebbe bastato lasciare il parco, fare un impianto d’irrigazione, mettere panchine, fontanelle, giochi per bambini e un’area sgambetta mento per i cani.



«I poteri economici continuano a giustificare l’attuale sistema mondiale, in cui prevalgono una speculazione e una ricerca della rendita finanziaria», oggi «qualunque cosa che sia fragile, come l’ambiente, rimane indifesa rispetto agli interessi del mercato divinizzato, trasformati in regola assoluta. Chi progetta edifici, quartieri e città dovrebbe servire «la qualità della vita delle persone, la loro armonia con l’ambiente, l’incontro e l’aiuto reciproco» ascoltando il punto di vista degli abitanti del luogo.» Papa Francesco

Gruppo Quartiere Santa Barbara Viterbo


mercoledì 30 settembre 2015

" La parola o è libera, oppure non è parola" Letture condivise, al Parchetto



22 Settembre 2015
“......“lunedì prossimo, 21 settembre, entra l’autunno e io rientro nell’aula del processo” questo scriveva quello scrittore qualche giorno fa.


Oggi il pm Rinaudo ha chiesto 8 mesi di galera perché “nelle interviste rilasciate pubblicamente ha commesso incitazione a commettere il sabotaggio” e “quando De Luca parla, le sue parole hanno un peso determinante soprattutto sul movimento”.


Allora le scrivo io caro Rinaudo.
Signor pm lei ha letto i libri che doveva leggere per passare gli esami. Certamente era uno bravo e si è preso una laurea importante.
Ma davvero crede che una rete venga tagliata perché Erri De Luca dice che non è un reato farlo? È così che si gioca con la legge? Sono giochi di parole?
Io scrivo e vorrei che le parole degli scrittori fossero davvero così tanto potenti, ma purtroppo non è così. I poeti possono dire quel che vedono, ma non prevedono molto e tanto meno muovono le masse. E per fortuna!



Ora vada a farsi un giro in valle (non la sto mandando a quel paese, ma solo in quella valle). Vada a parlare con quelli che ci vivono e comprenderà che in quella valle si tagliano le reti perché gli abitanti si sentono derubati della loro terra, non perché glielo dice Erri De Luca.



Ci vada. Non ci stia a ragionare troppo. I libri con le leggi li conosce a memoria. Ora porti le sue leggi tra le persone vive e non le applichi come se fossero teorie equilibristiche buone per passare gli esami e portarsi un pezzo di carta a casa.


Sappia che gli scrittori possono raccontare la realtà, ma difficilmente riescono a provocarla. Lei vuole condannare De Luca e si dimentica (o non lo sa e non lo vuole sapere) che ha detto semplicemente ciò che accade. Ma quale paura c’è dietro la sua richiesta di condanna? Ci pensi. Lo faccia per un minuto, poi torni alle sue sacre scritture penali. Ha paura della realtà o delle parole che la raccontano? Baci!”
Ascanio Celestini



Repliche e sentenza lunedì 19 ottobre 2015

"Non mi si è ristretto il cuore, non sono accelerati i battiti. Stavo per la quarta volta quest'anno nell'aula dove le mie parole sono capo d'imputazione, stavo lì a difenderle e ridirle. Loro, le mie parole, sono al riparo dalle condanne, dalle detenzioni.

Stanno sparse negli scaffali, vengono pronunciate all'aria aperta da centinaia di appuntamenti dove i lettori decidono di testimoniare il loro sostegno leggendole a voce alta, mettendoci fiato e pulsazioni. Se su di loro peserà una condanna penale, me ne faccio carico io che sono il loro portatore. Loro,le mie parole, restano e resteranno libere di circolare." 

Erri De Luca



“Le parole dei PM contro Erri De Luca oggi suonano inquisitoriali. E il silenzio degli scrittori è assordante. Me l’aspettavo, del resto nell’aula di tribunale contro i boss Iovine e Bidognetti (e il loro avvocato) accanto a me non c’erano scrittori, non c’era quel residuo di mondo culturale che ancora galleggia. Come non ci sono dietro e accanto a Erri De Luca. Questo Paese di scrittori melliflui, pronti ad avere parole dure e acide per ricevere l’obolo di una rubrica, pronti a candidarsi a qualsiasi cosa per lo scranno che gli darà pensione, pronti a scannarsi per qualche copia. Si possono non condividere idee e prassi, ma bisogna sempre stare dalla parte di chi rischia scrivendo. Di chi assume sulla pagina, e nelle parole, posizioni che possono fargli smarrire serenità, equilibro, libertà, credibilità.”

 Roberto Saviano