mercoledì 25 marzo 2015

PENSIERI PER IL PARCHETTO



...il piccolo contributo di Chiara per salvare il parco delle querce!! 





Mari:
Un anno fa ero a scrivere una lunga lettera al Sindaco di questa Città ed a tutti i concittadini, ai padri ed alle madri. Chiedevo giustizia e salvezza per un parco, quello di Santa Barbara, ingiustamente vittima di un progetto pieno di cemento. Chiedevo salvezza perché, quel parco pieno di ulivi e querce era ed è lo spazio di fantasia di mia figlia, perché per me è un po' il ricordo di un infanzia libera da giochi di plastica e macchinine mangiasoldi, perché i pochi spazi verdi rimasti vanno conservati ed amati.
Ieri ho appreso dai giornali, che improvvisamente a ridosso della manifestazione a salvaguardia del parco (sabato 28 c.m.) l'orso dormiente s'è svegliato ed improvvisamente tutto è pronto, la ditta che compirà i lavori ha già gli omini pronti sulle scavatrici, tutto a far monito a chi fino ad ora s'è preso la briga di difendere quel parco.
Una sorta di manifesto" tanto i giochi son fatti", i giochi di pochi a discapito dei molti, compresi tutti gli alberi di quel posto.
A distanza di un anno Signor Sindaco e gentilissimi Assessori , son qua e sarò li civilmente a spiegarvi che, se voi li sopra volete buttarci il cemento, io non rimarrò a guardare, non vi stenderò il tappeto rosso della mia indifferenza, non parteciperò con plauso all'ingresso delle ruspe.
Quando arriverete al parco della Biga di Castro, mi troverete li, perché non ho intenzione di insegnare a mia figlia che vince chi ha il potere e chi il potere non lo ha rimane in silenzio e subisce.
Sarò li civilmente a difendere un parco che VOI avete chiamato ed inaugurato tale, sarò li a difendere i miei alberi con la mia presenza, perché mia figlia sappia che non ci si arrende senza combattere, che gli alberi, la natura, il brulicare di vita di quel parco, va difeso anche solo con la propria presenza, con il dissenso, il mio e quello di una bambina di tre anni.
Non pensate di arrivare al Parco che VOI avete chiamato ed inaugurato tale e trovare il silenzio, perché troverete la mia voce ,che voi arriviate di giorno o di notte che voi arriviate tra un giorno o tra un anno.
C'è gente che non si arrende e non viene provocata da una alzata di cresta e qualche parolina sul giornale locale e questo è bene che voi lo sappiate.


Stefano:

...è una triste giornata x noi che abitiamo adiacenti il parco..
..Quel tratto di verde con odor quasi di bosco, tanto amato, combattuto, assaporato, sembra che rimarrà solo un ricordo... S.Barbara, zona Capretta e Camposcolastico...una zona cosiddetta "dormitorio"...e già..migliaia e migliaia di abitanti costretti in un mare di cemento e due o poco più "aree verdi", di cui addirittura una soltanto sembrerebbe pubblica..
..Arriveranno le ruspe e l'amore x il verde, le piante secolari, verrà, come in un brutto sogno, calpestato ed umiliato da quello che oggi regna sovrano..il dio danaro..già perchè solo a quello hanno pensato gli amministratori bandendo una gara d'appalto x una struttura che sicuramente farà la fine di tante altre di questo quartiere e non..un impianto sportivo laddove gli abitanti sono costretti a portare i propri figli in un asilo addirittura in un altro quartiere, percorrendo carrarecce che qualcuno ancora si permette di chiamare strade..e guardando il bell'asilo del proprio quartiere al di là di una rete da cantiere da anni..
Io..non so..sono a volte ignorante in alcuni campi (vorrei esserlo totalmente in questi casi)...ma avrà veramente un senso tutto ciò????



Roberto:

...Una mamma che vuole insegnare a una bimba di 3 anni cosa è giusto e cosa non lo è, e cosa significa battersi pacificamente per quel che si ritiene profondamente giusto, vero e degno di essere difeso.
Un parco, i suoi alberi, le infinite vite che contiene e la bellezza della semplicità sono quel qualcosa di giusto, quel qualcosa per cui vale sempre la pena alzare la voce quando i comodi altrui credono di avere sempre e comunque carta bianca; quando la speculazione senza freni e il completo menefreghismo verso tutto ciò che è più grande (e più importante) di noi, prendono il posto del rispetto di tutto e tutti, di valori semplici ma potenti e profondi."
Se siete dalle parti di Viterbo e volete fare qualcosa di buono, andate a sostenere una mamma, la sua bimba e un bellissimo parco.



Daniela:

Parco delle Querce, nessuno ti farà del male.

Rosanna:

Certo questa è la politica. Una schifosa macchina di bugie e interessi economici diretti o indiretti,che non si ferma nemmeno davanti all'evidenza! Tutto il contrario di tutto.
Se si deve dire tutta,di una palestra a Santa Barbara non ce ne è proprio b
isogno,in realtà tutta Viterbo non ne ha bisogno. Basta guardarsi intorno per capire che di palestre i centri sportivi ne abbiamo a sufficienza. Quello che manca invece sono dei parchi liberi per far correre i nostri bambini,per fargli raccogliere i fiori che crescono spontaneamente,per vedere l'erba che cresce,gli alberi,conoscere la meravigliosa natura che dovrebbe circondarci. E perché no avere anche la possibilità di fare una sana attività fisica all'aperto senza preoccuparsi delle macchine.Questo vogliamo cara ASSESSORA SARACONI,VOGLIO VHE FACCIA IL SUO LAVORO,VOGLIO CHE FACCIA QUELLO PER CUI OCCUPA QUELLA POLTRONA,PROTEGGERE E DIFENDERE IL VERDE!!!Quando ero piccola con mia sorella ci divertivano a fare il pic nic sotto una enorme quercia e vorrei condividere questa esperienza con i miei figli,avendo un bellissimo parco sotto casa. E NON VOGLIO,NON VOGLIO L'ENNESIMA PALESTRA PUBBLICA CHE SERVE AD ARRICCHIRE I SOLITI PRIVATI!!! VOGLIAMO IL PARCO COSÌ COM'È!!!


Bruno:
una volta qualcuno mi disse che gli alberi sono l'unica fonte di endorfine per la terra.. Son belli anche in mezzo alle case, a quella fetta di becera civiltà costruita all'impazzata e senza criterio, in mezzo al sonno degli ignavi che sognano il futuro senza gli altri, in mezzo alle auto e alla follia fatta di cemento.
Sono belli.
La mattina di un inizio di primavera poi, ancora di più...
(parco delle querce)




Cristina:
‪#‎salviamoilparcodellequerce‬ salviamo il nostro futuro. Tra venti anni, quando tutto sarà stato fagocitato, dove andremo a trovare ristoro? dove correranno i bambini? i cani? dove sentiremo cinguettare gli uccelli? certo, basterà prendere la macchina, fare un po' di chilometri e raggiungere la campagna. Io non ci rinuncio al mio "Central Park", e nel mio piccolo, nel mio insignificante niente, dico di no ad una costruzione dentro il mio Parco. Trovate un altro posto, non dico di non farlo, ma trovate un altro posto.

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