venerdì 26 settembre 2014

Lettera Mamma Cristina


"Care mamme di Santa Barbara,
mi rivolgo a voi, perché quotidianamente vi incontro mentre passeggiate con i vostri figli ancora nel grembo, o spingete già i vostri passeggini lungo la stradina rossa del nostro bel Parco delle Querce. Mi rivolgo a voi perché so che capite quanto me il valore grande che rappresenta per noi quel posto.

Purtroppo sembra avvicinarsi sempre più il triste giorno in cui dovremmo dire addio al nostro amato Parco, sarà un giorno triste, per noi ma soprattutto, per i nostri figli che non avranno la fortuna di trovare nel loro quartiere ridotto già un cementificio, un'area verde così bella caratterizzata da tre splendide querce secolari e da una sessantina di ulivi. Un piccolo paradiso nel cuore del nostro quartiere martoriato e abbandonato dalle istituzioni.

Probabilmente quanto scriverò farà ridere molte persone perché esula da tante chiacchiere politiche, da tanti giochi di potere, da tanti favori e chissà cos'altro si nasconde dietro tutta questa storia dell’impianto sportivo che deve essere costruito a ridosso delle tre querce secolari e quindi nel cuore del parco, nel punto più bello e caratteristico di esso. Vi dicevo, molti rideranno nel leggere di questa mia ostinazione nel salvaguardare l'integrità del Parco delle Querce perché nasce semplicemente dal desiderio e dalla necessità di voler difendere e salvare quel pezzo di verde, l'unico ed ultimo che abbiamo qui a Santa Barbara.

Sia ben chiaro che io non sono contro l'impianto sportivo ma sono fortemente convinta che dovevano trovare un altro posto, perché far entrare l'impianto dove e come dicono loro, non è materialmente possibile senza intaccare la vita presente e futura delle querce.

Infatti ci auguriamo che continuino a crescere, e questo significa che avranno bisogno di spazio sopra il suolo e sottoterra. E’ di pochissime settimane fa la triste notizia dell’abbattimento delle querce di via Bachelet alla zona Riello, massacrate nelle loro radici dal cemento e dagli scavi dei palazzi ed abbattute perché poi ritenute pericolose. Non vogliamo che ciò accada alle nostre querce!!

Come purtroppo anche questa brutta storia della palestra ci insegna, i politici ci stanno prendendo in giro, dicendo di spostare la palestra 'più in là, verso il vigneto privato e senza toccare gli alberi'. Una volta transennato tutto con il cantiere non vedremo nulla di ciò che accadrà dentro.. non ci ricorderemo di tutti gli alberi, anche piccoli che ci sono dentro.. e quindi..saranno liberi e giustificati di fare tutti gli scempi che vorranno.

Nel 2009 ci hanno donato il Parco delle Querce, arricchendolo della stradina rossa, dei lampioni e dei cestini, ora decidono che in esso debba essere costruito un impianto sportivo! Deturpando il cuore del Parco! Con l'impianto inizierà la morte del Parco perché con la palestra ci sarà necessità di nuovi parcheggi; anche perché i terreni privati vicini, già destinati a diventare palazzi che ospiteranno famiglie e persone con le macchine aumenteranno la necessità di parcheggi che saranno inevitabilmente e per forza di cose realizzati nell’area del parco che resterà.

Noi che viviamo il quartiere conosciamo bene le nostre esigenze e sappiamo che mentre il ‘Parco della Solidarietà’ ospita i bimbi più grandi, che amano correre, gridare, rincorrersi ed andare in bici, il ‘Parco delle Querce’ resta in una zona più tranquilla e riservata ed infatti le mamme che lo frequentano sono soprattutto quelle con carrozzine che all’ombra delle querce e nel silenzio della natura portano a riposare i neonati. Anche le mamme che aspettano la nascita delle loro creature camminano col pancione immerse nel verde del parco, nel suo silenzio e nella tranquillità di questo che per noi del quartiere è un angolo di silenzio e pace, lontano dal traffico, dall’asfalto, dalle strade dissestate e piene di buche.

Care mamme di Santa Barbara, ci stanno togliendo anche questo, e noi che pensiamo e vediamo al futuro, sappiamo che senza verde e senza un'organizzazione del paesaggio urbano che porta alla riduzione dei rumori, degli odori e dell'inquinamento dell'aria , la nostra città e il nostro quartiere diventerà un luogo ancor più stressante, inospitale ed insalubre per noi, e per i nostri figli.

Con il cuore in mano e certa del vostro appoggio e sostegno chiedo ancora alla nostra Amministrazione Comunale di trovare un altro posto per l’impianto sportivo, chiedo che la mia voce e la vostra voce sia presa in considerazione e che ci venga lasciato il Parco delle Querce che sia semplicemente arricchito e completato con delle panchine.

Non abbiamo bisogno di falsi miti camuffati da progresso e beni, abbiamo bisogno di aree verdi vicine alle nostre case che significano per noi salute, tranquillità, possibilità di far vivere i nostri figli in modo ottimale e sicuro. L’impianto per andare a vedere le partite di basket o pallavolo possono e debbono farlo in un altro luogo, non in quello che è il nostro “Parco delle Querce”.

Mamma Cristina"

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