venerdì 26 settembre 2014

Lettera Mamma Mariangela


Egregio Signor Sindaco, Io ho una bambina, caro Sindaco, una bambina che vorrei Lei incontrasse. Vorrei che Lei le dicesse che stanno per arrivare le ruspe nel parco dove va a giocare il pomeriggio. 
Vorrei fosse Lei a prendersi la responsabilità di dire ad una bambina di tre anni che tra pochi giorni, il luogo dove inventa personaggi fantastici, dove le querce diventano saggi amici, gli ulivi si piegano al passaggio delle principesse,Il luogo dove ha scoperto la differenza tra lucertole e vermi, tra una quercia e un ulivo, tra l’autunno e la primavera verrà spianato, per diventare una fantastica palestra. La prego di spiegare Lei a mia figlia, che uscita da scuola non ci saranno più “fiori da soffiare”, indagini da fare grazie all’aiuto di talpe immaginarie,che vivono nei buchi degli ulivi. Dica Lei a mia figlia che alle fate che dormono nelle ragnatele, ai folletti, alle api d’oro, ai soldati formicaLei Signor Sindaco ha trovato un’altra casa.





Signor Sindaco la prego di incontrare mia figlia e guardandola negli occhi spiegarle che non ci sarà più il posto dove giocare a palla, dove imparare a stare con gli altri, dove scorrazzare, fare capriole, girotondi fino a finire sdraiati nell’erba. La guardi Lei e le dica che non ci distenderemo più a guardare le nuvole e a cercane forme, che non le leggerò più i suoi libri preferiti, facendo merenda sotto la grande quercia. Dica a mia figlia che al posto del suo parco, ci sarà una fantastica palestra attrezzata. Le dica Lei, quando arriveranno le ruspe a scavare nel luogo della sua fantasia che non c’é un altro posto dove farla questa palestra, che Lei sta facendo il bene comune, che in realtà ha tanti posti dove poter giocare, l’affollato e plasticoso prato giardino, il pratone assolato e affollato di via San Raffaello, la vicinissima villa Lante. Signor Sindaco, parli con mia figlia quando arriveranno le ruspe in via della Biga di Castro, e le spieghi Lei tutto questo, perché io sono sua madre, sono un adulto e sono mesi che ci provo e non ci riesco, mi manca il coraggio Signor Sindaco.
Mariangela

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